CHE DIETA SEGUIRE PER RAFFORZARE IL SISTEMA IMMUNITARIO?
La dieta mediterranea che apporta tutti i nutrienti necessari all’organismo per fronteggiare una minaccia esterna e la giusta energia. Uno stato di malnutrizione infatti aumenta la suscettibilità alle infezioni così come un consumo elevato di acidi grassi saturi e zuccheri semplici.
È importante seguire un’alimentazione corretta al fine di:
- evitare le carenze di minerali, vitamine e macronutrienti che sono utili al sistema immunitario. Il digiuno non è indicato in questo periodo perchè si rischia un apporto insufficiente di rame, zinco, selenio e tutto il complesso di vitamine B e vitamina D.
- fornire nutrimento alla flora batterica intestinale che ha un ruolo importante nel sistema immunitario
- fornire un adeguato apporto proteico perchè una malnutrizione proteica riduce la risposta immunitaria, visto che servono per la produzione di molecole ed enzimi
- mantenere un peso corporeo nei limiti perchè soggetti obesi presentano un’alterazione del sistema immunitario, rendendoli maggiormente suscettibili alle infezioni
- bere a sufficienza; l’acqua del rubinetto non è pericolosa, non è necessario fare scorta di bottiglie di plastica, perché il coronavirus Sars-CoV-2 non si trasmette attraverso l’acqua del rubinetto. Inoltre negli acquedotti si svolge una fase finale di disinfezione che consente di rimuovere i virus dall’acqua, prima che sia immessa nelle condutture.
QUALI INTEGRATORI USARE PER POTENZIARE IL SISTEMA IMMUNITARIO?
Non esistono cibi o integratori in grado di potenziare le difese immunitarie. Dai dati attuali si evince che non esiste nessuna vitamina o minerale che preso da solo possa potenziare le difese dell’organismo e sconfiggere virus, batteri e patogeni.
La maggior parte degli studi che si trovano in letteratura scientifica, riguardano gli stati di carenza e non le sostanze che prese singolarmente possono migliorare l’attività del sistema immunitario. Consumare ad esempio integratori di vitamina C, acqua e limone, curcuma, bacche o spezie, non aiuta molto se vi sono carenze di nutrienti.
Sarebbe utile porre maggiore attenzione nella quantità e qualità del cibo in generale, evitando gli eccessi e le carenze.
Solo una dieta varia ed equilibrata, un corretto stile di vita, giusta attività fisica e controllo dello stress, sono in grado di soddisfare le esigenze della funzione immunitaria. Se devi rimanere a casa, mantieni i contatti sociali con i tuoi cari e i tuoi amici via e-mail e telefono. Non fumare, non bere alcolici o peggio ancora non usare droghe per affrontare le tue emozioni.
QUALI SONO LE NORME IGIENICHE CONSIGLIATE?
In questo periodo di emergenza da Coronavirus è importante prestare attenzione anche alla sicurezza igienica degli alimenti e delle superfici di preparazione. Non ci sono prove che il nuovo coronavirus possa essere trasmesso dal cibo.
Per precauzione l’OMS e l’Ecdc, il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie, consigliano di:
- evitare il consumo di alimenti di origine animale crudi o poco cotti
- privilegiare pesce e carne ben cotta, l’OMS spiega che la cottura è in grado di eliminare l’eventuale presenza del coronavirus sugli alimenti (sono inattivati a 70°C)
- evitare la contaminazione crociata con alimenti già cotti o da consumare crudi; in frigo separare il crudo dal cotto, dopo la cottura usare utensili diversi da quelli impiegati per gli alimenti crudi e lavare accuratamente le mani prima e dopo la preparazione
- lavare bene con acqua corrente (non è necessario l’Amuchina) frutta e verdura da consumare in abbondanza durante i pasti.
L’agente patogeno si diffonde da persona a persona attraverso starnuti e colpi di tosse e non attraverso altre vie di infezione, come il consumo di cibi contaminati; è improbabile che gli alimenti siano una fonte di trasmissione del virus.
Per quanto riguarda la pulizia delle superfici, i disinfettanti efficaci in caso di quarantena o convivenza con persone potenzialmente esposte al virus, sono: alcol, al 62-71%, acqua ossigenata allo 0,5% e ipoclorito di sodio (Amuchina o candeggina) allo 0,1%. In base a informazioni preliminari il virus potrebbe sopravvivere alcune ore sulle superfici ma gli studi sono ancora in corso.